L'ONIOMANIA, UN DISTURBO POCO CONOSCIUTO.. COME SI AFFRONTA LA DIPENDENZA DA SHOPPING?


Ebbene, per staccare dal classico tema FILM/SERIE TV oggi parliamo di un tema un po ' più serio, anche se apparentemente dal titolo non sembrerebbe. Sì parliamo dello Shopping, ma non come Shopping e basta, ma come un disturbo-da-shopping, (detto anche oniomania) e quando l'atto di acquistare, come nel mio caso, può diventare una dipendenza/malattia. Chi mi conosce sa che sono una persona molto 'complessa' &...  'complicata'. Non ho mai nascosto di soffrire di un disturbo di ansia generalizzato, ansia-sociale, di avere una personalità tendente alla malinconia/depressione tuttavia soffro anche di un'altra 'dipendenza', chiamiamola così, di cui non ho mai parlato a nessuno, perché non la vedevo nemmeno come 'dipendenza' avevo paura non mi prendessero "sul serio", ebbene sì, negli utlimi anni (mi è sbocciata proprio con la pandemia, che le due cose sono collegate??), ho iniziato a sviluppare una sorta di DIPENDENZA DA SHOPPING, o anche 'acquisti compulsivi'. Il termine tecnico sarebbe Oniomania, ma noi la chiameremo shopping-dipendenza per rendere le cose più semplici. Oggi ne parliamo in caratteri generali di questo 'disturbo' poco comune, in realtà poco-comune nemmeno poi tanto, molta gente più che altro che ne soffre non si rende conto di soffrirne perché non 'capisce' che può diventare un disturbo, ma anche raccontando della mia esperienza. Sì soffro/ho sofferto di 'dipendenza da shopping' o shopping compulsivo, per fortuna leggera e non esagerata che sto curando da uno psicologo :) anche se ci vado anche per altri motivi. SPOILER: ho appena letto che spesso il 'disturbo d'ansia' e la 'dipendenza da shopping' sono correlate, spesso chi ha una dipendenza da shopping è anche un soggetto 'ansioso', perfezionista, e tendente a sbalzi d'umore... Dunque abbiamo creato il quadretto perfetto :D in realtà è un disturbo che ho capito di soffrirne solo recentemente, quando andando dallo psicologo e parlando del più e del meno il mio psicologo, senza alcuna motivazione apparente mi fa "Senta antonella... lei ha la tendenza a fare acquisti d'impulso?" non c'entrava niente con ciò che stavamo parlando, tuttavia aveva *intuito* che avessi un problema con lo shopping. Dunque ho iniziato *seriamente* a pensare a tutte le volte che mi sono ritrovata a fare acquisti d'impulso, comprato cose che poi in realtà non mi servivano, molto spesso lo facevo anche appena uscita dalle sedute eheheh. Che bella la terapia. Tuttavia la mia fortuna è che non ho uno stipendio mio, dunque *dipendo* ancora dai miei genitori che ormai mi danno i soldi comprati perché purtroppo ho questo brutto vizio di comprare vestiti/cazzatine quando esco. Comunque sto imparando a intrattenermi. Perché la dipendenza da shopping, quell'impulso irrefrenabile a comprare *per forza* qualcosa quando si entra in un negozio è un impulso, la tendenza ad riempire con degli oggetti materiali dei vuoti e delle mancanze, soprattutto mancanze affettive. Beh perché quando si va a fare shopping, fare acquisti, solitamente è un'attività che piace, soprattutto alle ragazze, ci fa stare bene, diciamo che il fatto di acquistare/riempirci di nuovi vestiti/oggetti rilascia comunque delle ENDORFINE, solo delle molecole che appunto vengono rilasciate nel nostro corpo quando facciamo attività piacevoli, come ad esempio fare sport, fare l'amore con il nostro partner, insomma... fare shopping certe volte può essere come fare l'amore. Ci sentiamo bene e abbiamo quella sensazione piacevole, che probabilmente è un modo per *smorzare* delle tensioni negativi/reprimere qualcosa che non va. Perché sul momento stiamo bene, non pensiamo a quel determinato pensiero/preoccupazione che vi tartassa negli ultimi giorni, ma pensiamo a quanto sono belli i nuovi vestiti che abbiamo comprato e quando ci abbia *ricaricato* il fare shopping, nonostante comunque non sia bello comunque pagare, dunque perdere dei soldi. Ecco, ritorniamo sull'argomento dei SOLDI/PAGARE. Perché per quanto possa essere spiacevole perdere dei soldi, comunque l'atto del *pagare* cioè pagare con dei soldi, per acquistare ci conferisce comunque un *senso di potere*, anche incosciamente. Noi abbiamo fatto una scelta di acquistare dei vestiti/oggetti, e ci sentiamo *potenti* nel cacciare la banconota e farlo. Non so se mi sono spiegata, proprio il gesto dello *scambio* di denaro con il commesso ha comunque una sorta di "potere" su di noi, o per lo meno a me dava un senso di potere, come se mi sentivo *padrona* di qualcosa e dello gestire dei soldi. Quindi mi ritrovavo a fare shopping, comprare cose inutili, quando mi sentivo triste/sola dunque avevo bisogno di oggetti materiale che riempivano quelli che potevano essere dei vuoti affettivi, ma soprattutto quando non riuscivo a controllare qualche situazione, dunque avevo bisogno di un qualcosa che mi ridesse controllo. Dunque l'atto del pagare, oltre a farmi sentire potente in qualche modo, mi rilasciava comunque anche dlle *endorfine* ossia quelle molecole positive che si sprigionano dopo un'attività piacevole. SPOILER: il rilascio delle endorfine avviene anche quando qualcuno ci mette "Mi piace" ai nostri post, guarda le nostre storie su instagram, ci commenta i nostri post, questo perché ci sentiamo considerati/presi in considerazione.. ecco probabilmente del perché siamo tutti ossessionati dai social e i mi piace, non voglio accusare nessuno, sono io la prima a farlo. Dunque sì, probabilmente la dipendenza da shopping, oltre a servire per *cullarci* di alcuni vuoti, questo a volte lo fa anche il cibo, quante volte abbiamo sentito mangia la cioccolata per far passare la tristezza? Oppure ci siamo ritrovati con una vaschetta di gelato per sopprirmere le nostre emozioni spiacevoli? E' lo stesso meccanismo che si instaura quando decidiamo di andare a fare shopping non per necessità, perché ci serve quel pantalone o quel paio di scarpe, di pantaloni ne abbiamo a migliaia, alcuni non li abbiamo nemmeno mai messi e stanno ancora nell'armadio con il cartellino attaccato, eppure quando vediamo quel pantalone in vetrina decidiamo che non ne possiamo fare a meno, ci serve un ennesimo paio. Quante volte abbiamo andiamo a fare shopping/terapeutico? Solitamente dopo una brutta giornata/litigate con amici/delusione decidiamo di *coccolarci* con dello shopping. Sì perché l'atto del fare shopping, il concentrarsi sui vestiti che compreremo, e soprattutto l'atto di entrare in un negozio, 'selezionare' i vestiti che vogliamo e poi comprarlo, oltre che a rilasciare endorfine, dunque farci stare bene sul momento, ci da comunque un senso di potere/controllo sulle cose che acquistiamo. Il problema è quando questo *controllo* sfugge di mano e lo shopping inizia a diventare una vera e propria dipendenza, entrando in un circolo vizioso, in cui non si vede l'ora di fare nuovi acquisti. Perché molto spesso non è tanto il *bisogno* di quell'oggetto in se, ma più che altro l'atto del comprare e pensare di possedere sempre più cose, che a volte può trasformarsi in una vera e propria dipendenza. Io una volta comprati nuovi vestiti/oggetti ero già su amazon/su qualche altro sito a mettere 'in lista' nuovi vestiti, nuovi oggetti >convinta> che mi servissero, perché già non vedevo l'ora che arrivasse la prossima seduta di shopping. Anche se poi mi 'trattenevo' e non compravo, un po' perché c'avevo pochi soldi sulla carta, un po' perché ero *consapevole* che quelli oggetti non mi servissero sul serio, tuttavia dentro di me lo sentivo, quell'impulso irrefrenabile che tutti gli shopping-dipendenti hanno quando decidono di fare acquisti impulsivi, l'impulso di schiacciare su CLICCA e comprare l'ennesimo prodotto. Ovviamente anche la pubblicità gioca un ruolo rilevante, chiaramente gli studiosi di marketing lo sanno, e creano pubblicità apposta per indurre il pubblico a comprare, ovviamente spesso si tratta di acquisti d'impulso, cioè per lo meno non avevamo programmato di uscire a fare shopping, oppure siamo entrati nel supermercato per comprare solo le cose *necessarie* tipo pasta, pane, acqua ma poi ci ritroviamo con una busta piena di schifezze e merendine oppure di gadget inutili che abbiamo visto su qualche scaffale e che ci hanno indotto un bisogno. Ovviamente nei negozi è tutto studiato, beh ovviamente non è colpa loro, chiaramente a loro interessa vendere dunque più gente compra meglio è , tuttavia bisogna stare attenti a non farci influenzare da ciò che vediamo in televisione/sui giornali anche perché molto spesso la pubblicità 'ESAGERA' con i messaggi positivi. Ovviamente il messaggio della pubblicità è quello di 'gonfiare' il prodotto, che quel prodotto che compreremo ci conferirà benessere, dunque non non possiamo fare 'a meno' di comprarla. Ma quando ci troviamo difronte a un prodotto pensiamo: ho 'veramente' bisogno di questo prodotto/o mi sto facendo condizionare da qualche messaggio che ho visto/complice il mio umore instabile? Di solito si consiglia di non fare MAI spesa nei supermercati a stomaco vuoto, perchè influenzati dalla fame saremmo propensi a comprare un sacco di schifezze perché spinti dal desiderio di fame, più che davvero bisogno. Dunque la pubblicità/il marketing sono molto attenti a 'studiare' le debolezze dei clienti in modo che siano spinti ad acquistare, sicuro che di quel pantalone io avessi davvero bisogno? O lo voglio/sono convinta di volerlo solo perché l'ho visto indosso a quella'influener che nella pubblicità era magra/bella/felice, e io che mi sento brutta/triste penso che comprando quel pantalone possa avere la stessa 'felicità' di quella influencer? Sicuro che abbia bisogno dell'ennessimo jeans che poi finirò per riporre nell'armadio ancora con il cartellino attaccato? Ovviamente non tutti sono 'suscettibili' ai messaggi della pubblicità, c'è che magari veste solo con gonne e di quella influencer non gliene frega nulla, dunque passare difronte a quella vetrina con 'quei' pantaloni gli sarà totalmente indifferente, ovviamente siamo 8 miliardi di persone sulla terra e siamo ognuno diverso dall'altro, ognuno ha una propria personalità e una propria 'sensibilità', dunque diciamo che molto spesso il marketing e la pubblicità fanno leva sulle persone più fragili/insicure/che stanno avendo un periodo no. Questo non vuol dire essere più deboli degli altri, o più scemi, ma semplicemente che si è più suscettibili e si ha una personalità più influenzabile, dunque bisogna lavorare su sè stessi. Soprattutto perché l'impulso 'irrefrenabile' a comprare può farci stare bene quell'ora magari, ma poi passa e comunque le sensazioni spiacevoli che abbiamo cercato di *sopprimere* attraverso lo shopping torneranno, quell'esame che non riuscite a passare è ancora lì con il libro che ancora non avete toccato, il ragazzo che vi ha lasciato non tornerà indietro solo perché avete speso una giornata a fare shopping e comprato nuovi vestiti. Bisogna imparare ad affrontare le proprie emozioni e non sopprimerle. Diciamo che il mio caso non è grave, io ho una *leggera* tendenza ad acquistare oggetti random, molto spesso lo faccio in maniera impulsiva, per poi rendermi conto 'dopo' se di quell'oggetto ne avessi davvero bisogno, ma in casi più patologici può comportare anche problemi più seri come la perdita del lavoro, la propria casa e ripercuotersi anche sui rapporti con le persone care dato che nessuno vorrebbe stare con una persona frivola che pensa solo a fare shopping. Dunque come si affronta la dipendenza-da shopping? I consigli che vi posso dare sono: inanzitutto oltre a farvi seguire da un esperto, quando uscite/sentite il bisogno di fare shopping chiedetevi se di quell'oggetto ne avete bisogno o siete *influenzati* magari da una pubblicità 'esageratamente' positiva che avete visto in tv, se nel momento in cui sentite l'impulso irrefrenabile di fare acquisti avete appena avuto una brutta giornata/stati bocciati a un esame/litigato con una vostra amica, avete in corpo delle emozioni negative che volete sopprimere. Non per arrivare a soluzioni estreme, ma se sentite che il vostro disturbo è arrivato a livelli patologici, per cui non riuscite a fare a meno proprio per niente di acquistare sempre più roba, iniziate a uscire con i soldi contati, lasciate le carte di credito a casa, per evitare tentazioni. Se sapete usare bene internet ovviamente potete incappare nello shopping online, dunque evitate di circolare troppo su determinati siti, oppure ricaricate la vostra carta di credito solo con il necessario per evitare di fare acquisti impulsivi online. Anche se comunque c'è una bella differenza tra lo shopping online e lo shopping dal vivo, non so a me dava comunque più piacere entrare nei negozi, toccare per mano, provare quel vestito, perché sentivo una sorta di 'elettrizzazione' nello star toccando con mano l'oggetto che volevo acquistare, mentre online davvero lo usavo più per cose realmente necessarie tipo libri universitari che non trovavo in libreria. Dunque anche il fatto di non 'toccare' in mano i soldi, non conferisce lo stesso senso di potere, che si ha quando scambiamo i soldi con il commesso. Tuttavia so di casi patologici anche di gente che acquistava online... se il caso diventa patologico, parlatene con i vostri familiari e comunque: fatevi aiutare. Lo shopping è bello e non fa male a nessuno, tuttavia ne vale la pena di spendere soldi perché non vi sentite apposta con le emozioni? Magari andatevi a fare una corsetta, scrivete un diario, parlate con vostra madre se c'è qualcosa che non va, ma sicuramente andare a fare shopping e riempirsi di cose materiali non risolverà, se alla radice vi sono problemi emotivi. Ovviamente ciò non significa che dovete smettere di fare shopping, lo shopping 'se ben fatto' può essere anche terapeutico, un modo per svagarsi/divertirsi con le amiche, dunque ben venga lo shopping fatto con criterio e sanità. Ecco uno dei film CULT credo più famosi sulla dipendenza da shopping, dato per non sviare troppo sulla tematica del blog che è a tema FILM/SERIE TV principalmente...  che io ADORO e se non lo avete visto io penso che non possiamo vivere sullo stesso pianeta :) tuttavia se conoscete altri film/serie tv meno famosi sull'argomento non esitate a scriverlo nei commenti. E Isla Fisher poi è sempre gnocca. ♥ Attenzione alle parole che dice l'attrice, anche se sembrano frivole, secondo me riassumono molto bene la dipendenza da shopping. "un uomo non ti amerà non ti tratterà mai bene come un negozio.Un negozio piò risvegliarti la libidine per cose di cui manco 'immaginavi' averne bisogno...." esatto neanche 'immaginavi' perché tu non sapevi di aver 'bisogno' di quell'oggetto finchè non lo vedi in vetrina e subito 'credi' di averne assolutamente bisogno.... Bene schopaholic io mi vado a guardare I love shopping ♥ che assieme al Diavolo veste Prada è uno dei miei film sulla moda preferiti. (sì non guardo solo film horror e cose macabre mi piace anche la frivolezza, sorpresi?) 

*indovinate cosa ho fatto una volta finito di scrivere questo articolo? Sono uscita a comprarmi un nuovo paio di occhiali da vista .... :D in questo caso mi servivano perché i precedenti avevano più di 4 anni, ne avevo sul serio bisogno ma.. Ovviamente ho scelto i più costosi. :D Prima o poi questa malattia mi passerà ♥ Lo giuro. Come anche la passione per gli occhiali, no quella non finirà mai. ♥



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