IL FILM MENO 'BURTONIANO' e più 'femminista' DI TIM BURTON: RECENSIONE BIG EYES (2014)

 


Buongiorno e buon ultimo dell'anno a tutti. Come state passando queste festività? Spero uscendo  e divertendomi più di me, che invece mi sono rintanata in casa a fare ciò che faccio sempre: maratona di film e serie tv. Sebbene mi piaccia abbastanza, non è il mio regista preferito, che invece inizia con la G e finisce con Del Toro, sì io sono l'unica che ha amato anche la trilogia Lo Hobbit perché avevo percepito lo 'zampino' di Guillelmo del Toro ehehe. (un giorno farò una classifica anche su quello, sui miei registi preferiti).  Ebbene in queste vacanze di Natale ho deciso di voler fare una bella maratona dei film di Tim Burton, che ho visto 'quasi' tutti, tuttavia mi sono accorta che mi mancava questo 'Big Eyes'. Ecco secondo me Tim Burton ha molto più talento con i cartoni d'animazione che con i film, forse perché essendo i cartoni rivolti soprattutto ai bambini può metterci più quel lato magico/infantile/weirdo che caratterizza tutto lo stile di Tim Burton in generale. Che è un regista che mi piace in parte, dato che io per non rimanere distanti dal suo ultimo lavoro Mercoledì, mi sento leggermente 'reietta' non in senso negativo, comunque per essere fan di Tim Burton secondo me devi avere un lato un po' esuberante/strano/e anche un po' dark. Mi piace il suo accostamento con tematiche cupe/oscure/macabre più questo lato werido/fantasy/strano, che penso di avere un po' anche io e di riscontrare nei film e le opere di Tim Burton, anche se tuttavia ultimamente avevo smesso di seguirlo/mi ero un po' discostata, per chi non lo sapesse è stato il regista di film famosi come la Fabbrica di Cioccolato, Nightmare before christmas (il cartone horror più carino e spettacolare della storia), La sposa cadavere, Edward mani di forbice, ma anche cazzatine come Alice in Wonderland.  Secondo me se siete persone un po' cupe e amanti di tematiche dark/lette anche in chiave fantasy non potete non conoscere Tim Burton. Ecco complice forse le feste di Natale, mi è venuta un po' di nostalgia dei suoi film, tuttavia mi sono resa conto di aver totalmente saltato e ignorato questo film di Tim Burton, e ora vi spiego del 'perché' mi è piaciuto e lo abbia apprezzato molto, soprattutto perché non è il classico Tim Burton, anzi forse è il Tim Burton meno Tim Burton che io abbia mai visto. Allora inanzittutto io sono fan di Amy Adams, (per i più appassionati c'è anche Krysten Rytter la tizia di Breaking Bad, nei panni della figlia di Margaret, anche se solo per 3 o 4 scene purtroppo) e mi ha stupito la scelta del cast, che ho apprezzato. Finalmente Tim Burton lascia a casa Johnny Depp, sua moglie, Eva Green, e qualsiasi attore/attrice tipico essere un po' 'sopra le righe' e sceglie attori normalissimi, mi ha molto stupito vedere un'attrice diciamo 'normale' come Amy Adams, che io adoro, in un film di Tim Burton. FINALMENTE Tim Burton lascia i soliti attori/i soliti schemi e si butta in un progetto completamente nuovo. E io devo dire che Tim Burton quando si 'reinventa' ed esce dai classici schemi del personaggio 'weird' & 'freak' fa davvero un buon lavoro. Io onestamente vorrei èpiù film di Tim Burton sviluppati in questa maniera, basta con le tematiche horror/sovrannaturali/fantasy/creepy e ci concentriamo finalmente su un 'fatto reale' e sulla storia di una persona 'reale' ,una pittrice. E poi diciamocelo, non me lo sarei mai aspettato ma Tim Burton è dalla parte delle donne, è un grandissimo femminista, per lo meno è ciò che traspare da questo film, cosa che ho apprezzato molto. La storia è autobiografica, cioè parla della storia di questa pittrice realmente esistita ossia Margaret keane, e ringrazio Tim Burton per avermi fatto conoscere la sua storia, dunque mi ha stupito vedere un Tim Burton cimentarsi in un progetto di una storia 'autobiografica' dunque probabilmente è per questo che vediamo davvero poco Tim Burton in questo film, probabilmente perché ci si è voluto concentrare sulla storia reale di questa pittrice, e per la prima volta vediamo quasi la totale assenza di elementi macabri/sovrannaturali/strani, non sembrava nemmeno di star guardando un film di Tim Burton, ma paradossalmente questa 'decisione' mi è piaciuta, credo sia bello per un regista sperimentare anche nuovi stili e nuovi generi, eccetto forse in una 'scena' ossia quella del supermercato, dove Margaret sembra essere perseguitata da delle visioni allucinogene, in cui vede le persone che incontra con gli occhi grandi, giganteschi, come quelle dei soggetti dei suoi quadri. Ecco mi sarebbe piaciuto se Tim Burton avrebbe lavorato maggiormente su questa direzione, magari approfondendo del 'perché' Margaret sembra quasi impazzita nell'avere queste visioni, magari farle fare anche dei sogni in cui veniva perseguitata dalle sue visioni, o che magari i personaggi fuoriusissero dai quadri, tuttavia si limita ad una scena e basta. Ed è un peccato secondo me, perché è lì che avremmo potuto 'riconoscere' lo zampino di Tim Burton, che ha deciso totalmente di non farsi >percepire> questa volta. Paradossalmente in questo film non ci sono scene strane/inquietanti/creepy alla Burton, eccetto questa del supermercato e quella dei fiammiferi, una delle scene migliori secondo me, che esprime la follia del suo marito/padrone Walter, ma poi ci arriveremo. Tuttavia ho trovato questo film eccessivamente 'calmo', gradevole, in molti lo hanno criticato per la sua 'lentezza', invece a me è piaciuto proprio per questo, nonostante fosse comunque una storia diciamo 'tragica', ho amato come Tim Burton abbia voluto dare questa connotazione quasi 'allegra', diciamo 'agrodolce' SOPRATTUTTO con la lentezza di alcune scene, e i colori, questo film è molto colorato. A me è sembrato quasi di 'rilassarmi' e non mi sono distratta nemmeno una volta, soprattutto perché volevo andare a vedere dove andava a parare la follia di Walter. TRAMA IN BREVE, con SPOILER:
Dunque di cosa parla questo film? Allora inanzittutto premetto col dire che siamo tra gli anni '50 e '60, tra San Francisco e le Hawaii, dove si sa, la vita per le 'donne' è abbastanza difficile, il tuo compito è stare a casa, fare figli, fare cose 'da donne'. Se sei una donna indipendente, 'ribelle' e creativa come Margaret, (pittrice esistita REALMENTE, è una storia reale), ci sarà sempre qualcuno che non ti prenderà sul serio e cercherà di tapparti le ali,in una società maschilista e patriarcale, se sei Donna non puoi permetterti di avere sogni e ambizioni, ma soprattutto di essere un 'artista.' Margaret è una pittrice e sembra avere molto talento, tuttavia nessuno la prende sul serio, perchè banalmente... è una donna. Una donna tra gli anni '50 e '60 che vuole fare l'artista anzichè la donna di casa? Una follia. Margaret tuttavia è molto sensibile e fragile, tuttavia ha il coraggio di DIVORZIARE e diventare indipendente dal suo primo marito (in quegli anni una donna che lasciasse un uomo era una follia), tuttavia la fragile e sensibile Margaret incontra colui che le cambierà per sempre la vita, il suo futuro marito: Walter Keane. Walter Keane nota subito il grande talento di Margaret e rimane 'stupito' dal suo stile particolare, Margaret è solita disegnare i personaggi dei suoi dipinti con dei grandi occhioni, dunque per questo il titolo BIG EYES, che esprimono dolcezza, ma anche inquietudine, tuttavia 'nota' anche le sue fragilità e le sue insicurezze, capisce che è una donna con molto talento, tuttavia molto sola. La corteggiano e decidono di sposarsi, tutto in molta fretta, probabilmente Margaret per sfuggire alla delusione del suo primo matrimonio, e infatuata da questo nuovo matrimonio, che 'apparentemente' le sembra perfetto. Walter sembra essere l'uomo perfetto per lei e poi.. Walter ha anche una grande cosa in comune con Margaret è anche lui un pittore, un'artista. Sembrano due anime gemelle.Tuttavia 'finalmente' arriviamo alla 'vera' parte interessante della storia, che a me ha un po' inquietato non tanto per la presenza di elementi sovrannaturali/macabri, quanto più proprio per il personaggio di Walter, che secondo me è stato raffigurato benissimo. Il classico padre/padrone, che una volta conquistata la moglie, la sottomette e le 'impone' difare ciò che lui vuole, la manipola non con la forza o con le botte, ma con la persuasione, e Margaret che è un animo debole e sensibile si lascia influenzare, probabilmente perché innamorata di Walter è non vorrebbe perderlo. Il classico rapporto in cui la donna è subordinata all'uomo perché l'uomo "comanda" e non si riesce a ribellare, che secondo me esprime molto bene certi rapporti tossici che vediamo ancora oggi. Margaret sembra vivere 'in funzione' di suo marito, non ha più amici/amiche, hobby, l'unico suo interesse è suo marito e la sua arte, tuttavia questo 'padre/pardone' deciderà di privare sua moglie anche di ciò che è più caro, rubare a sua moglie la sua arte spacciando i quadri del suo genio come i suoi. Perché? Perché lei è una donna, è i quadri fatti da una 'donna' non vengono presi sul serio. A me ha un po' inquietato questo patto che decdono di fare assieme, perché inizialmente Walter inizia a spacciare i quadri di sua moglie senza che lei lo sappia, poi quando lei lo scopre e se ne accorge, lei anziché mandarlo a quel paese e dire a tutti la verità decide di assecondarlo e di creare insieme questa 'truffa', lei avrebbe continuato a dipingere i quadri, lui li avrebbe spacciati per suoi. Perché Margaret è una donna e poi non ha la personalità carismatica e influente di Walter, Walter è anche un bravissimo venditore. Ecco a me ha inquietato questa raffigurazione, di come il potere di un uomo sia in grado di rubare la personalità di una donna, è riuscito addirittura ad appropriarsi di ciò che le era più caro al mondo, la sua arte, la pittrice Margaret non esiste più, esiste solo Keane, l'autore del quadro, lei è Margaret, 'la moglie del famoso pittore.' E questa storia andrà avanti per oltre DIECI ANNI. DIECI, LUNGHISSIMI ANNI. Margaret è sempre più sola e infelice, mentre Keane è diventato famosissimo, finchè un giorno si 'ribella' decide che vuole anche lei un suo 'spazio' da pittrice, non vuole essere solo 'la moglie-del-pittore' inizia a creare un nuovo stile, certo i quadri di keane rimarranno e continuerà a dipingere per lui, tuttavia decide di dipingere in un altro stile, in modo da avere un suo spazio. Tuttavia le parole di suo marito sembrano essere profetiche, nessuno prende 'sul serio' la MH Keane, perché 'banalmente' è donna, tutti sembrano essere affascinati sempre dai quadri di suo marito... Finchè un giorno... Walter che era sempre stato elogiato/acclamato riceve una 'critica' su un suo lavoro e impazzisce, ovviamente sfogando tutta la sua ira su Margaret. Da quì secondo me il film diventa molto interessante/inquietante, ho amato come hanno rappresentato la follia di questo uomo, il classico uomo spaventato dal talento di sua moglie che cerca di tarparle in tutti i modi le ali, è convinto che Margaret lo 'abbia fatto apposta' a disegnare 'male' (allora io non ho capito se Margaret lo abbia fatto apposta o meno a disegnare meno bene del solito, o è solo un impressione di Walter), è convinto che 'lei' voglia sabotarlo e rovinare il suo nome, cioè oltre il danno pure la beffa caro Walter, questo è il ringraziamento per tua moglie che per dieci anni ti ha fatto prendere i meriti del suo talento, e per una volta che sbaglia qualcosa tu reagisci cercando di ucciderla? Si perché Walter tenta anche di 'uccidere' , o se non uccidere comunque ferire, Margaret con dei fiammieri, Margaret si chiude in una stanza e quel folle decide di far 'passare' i fiammiferi tramite il buco della porta. Ho trovato molto 'geniale' secondo me una delle scene migliori del film, questo far passare i fiammieri uno per uno attraverso lo spioncino della porta, sembrava quasi di star guardando un Tarantino non un Tim Burton. Questa è la classica rappresentazione dell'uomo/padrone, che reagisce diventando violento quando la moglie non loa sseconda, tipico esempio di 'violenza domestica' che ho amato venire rappresentata in una maniera così crudele, dato che secondo me il tema della violenza domestica è un tema di cui si parla poco soprattutto nel cinema. Walter non ha mai usato 'le mani', ha sembre abusato/manipolato Margaret in altri modi, con le parole, tuttavia questa è la prima volta che utilizza la violenza, è un esempio perfetto di dove si può arrivare in questi rapporti tossici/malati in cui l'uomo vuole prevalere sulla donna (in taluni casi anche la donna, ma siamo negli anni '50, io penso che Tim Burton volesse dare una rappresentazione di come fossero viste e percepite le donne a quell'epoca). Dunque Margaret (la nostra Amy Adams) si rende finalmente conto di colui che ha sposato, del mostro che ha avuto a fianco in questi lunghi, dieci anni e decide finalmente di darci un taglio: SCAPPA  e chiede il divorzio, per la 2 volta. Ho amato anche la 'svolta religiosa' di Margaret, che in molti non hanno apprezzato ma io ho 'capito' del perché l'hanno voluta raffigurare, Margaret una volta chiesto il divorzio si affida alla religione, Margaret diventa una Testimone di Geova, e anzi sono proprio le sue nuove 'amiche' (finalmente Margaret ha delle amiche) a convincerla a sfidare Walter in tribunale. Walter la minaccia ancora, le dice che se vuole il divorzio e che dovrà scomparire per sempre dalla sua vita, dovrà firmargli ancora tutti i dipinti che continerà a fare, margaret accetta, ma ha in mente un piano. Classico del manipolatore: ricorrere al ricatto per minacciare la vittima, e per avere l'impressione che di lui non ti riuscirai mai a liberare. Ritornando al discorso dei Testimoni di Geova, io avevo letto che la Margaret reale fosse davvero una testimone, dunque probabilmente è stato rappresentato per essere fedele alla vita reale, tuttavia nella Bibbia dei Testimoni si legge che la donna deve essere schiava e sottomessa al marito, farlo emergere mentre la donna deve tenersi ai margini, che è un po' la sintesi della storia di Margaret. Margaret finalmente si decide e porta in tribunale il suo ex marito, dicendo finalmente la verità e di come l'abbia ricattata e minacciata per tutti questi anni, che se avesse detto qualcosa addirittura l'avrebbe ucciso. Io ho 'adorato' la scena del processo, di come Walter sia sempre più preso da sè, si intuisce proprio che è un pazzo squilibrato, e io faccio i complimenti all'attore per aver interpretato questo psicopatico, Walter è l'emblema di un fanatico/psicopatico e soprattutto uno sfruttatore, tuttavia anche al processo è quasi convinto di avere ragione e che Margaret si sia invenatto tutto perché Margaret è donna... le donne sono fanatiche e isteriche, lo vuole rovinare per averlo lasciato, sembra 'quasi' convinto delle sue bugie, secondo me preso dal delirio psicotico è anche convinto di star dicendo la verità. Altra scena importante che ho dimenticato di inserire, Walter è un bugiardo ed è sempre stato un bugiardo, oltre ad avere una figlia di cui non ha mai parlato a Margaret da un vecchio matrimonio, non è mai stato un pittore, tutti i suoi vecchi quadri sono stati commisionati da qualcun altro su cui ha inserito il suo nome. Keane non è un artista, non lo è mai stato, anche se avrebbe voluto, ha sempre invidiato il talento della moglie e ha deciso di appropriarsene perché banalmente lui non ne aveva. Lui non è in grado di dipingere assolutamente. La scena finale è bellissima secondo me in cui il giudice chiede a 'entrambi' di dipingere e Margaret in un'ora ricrea la sua arte mentre Keane si 'scopre da solo' non dipingendo nulla e facendo scoprire a tutti la verità, non è mai stato un pittore, è sempre stato solo un bugiardo. Dunque io credo sia uno dei film più belli anche se meno Burtoniani di Burton, e soprattutto sono rimasta stupita di quanto fosse femminista e empowering per le donne questo film, soprattutto perché mi ha fatto conoscere la storia di questa pittrice che non consocevo, è una forte critica alla società maschilista/partiarcale.Certo, non è un capolavoro ha i suoi difetti, ma a me è piaciuto per il messaggio che ha voluto dare, e soprattutto mi ha trasmesso una specie di sensazione di serenità/tranqullità sorpattutto per lo stile lento e pacato di alcune scene e i colori molto luminosi. Il film più luminoso/meno cupo di Tim Burton probabilmente, ovviamente parlo dei colori/e delle scene, anche se penso che la storia fosse comunque molto inquietante/cupa, soprattutto per il potere che riesce ad avere Walter su sua moglie. Le fa quasi credere di essere di essere 'niente' senza lui. Anche perché se ci pensiamo ha tematiche che sono attuali anche oggi, è sorpattutto è tratto da una STORIA VERA, una donna non può permettersi di avere sogni/di essere un'artista/di voler essere più della ombra di suo marito, invece in una società fortemente maschilista/patriarcale Margaret è costretta a eclissarsi/scomparire dietro il 'nome' di suo marito, perché si sa le donne non possono avere un pensiero critico, non possono avere delle passioni, chi le prenderebbe sul serio? Se riflettete quanta realtà c'è ancora oggi nella storia di Margaret? E quanto sono 'reali' ancora oggi questi uomini/mariti che opprimono le loro mogli privandole della loro personalità e del loro talento, perché sono semplicemente 'donne'? E' un film che consiglio anche se non siete amanti di Tim Burton, anche perché di Tim Burton ha veramente poco, tuttavia ho apprezzato il voler fare finalmente qualcosa di 'diverso' e cimentarsi in una storia autobiografica, mi ha stupito questo Tim Burton 'femminista' e dalla parte delle donne. ♥ Ah ps. da FAN-ATICA di Lana Del Rey non ho potuto non notare le musiche di sottofondo Lana che secondo me hanno contirubito a dare quella 'connotazione' di calma e tranqullità che si percepisce per tutto il film. Insomma se cerchi calma relax non puoi non inserire una musica di Lana del Rey e Tim Burton ci azzeccato anche sulle musiche questa volta. Ed io direi di fare i complimenti anche all'attore che ha interpretato Walter (Christoph Waltz) perché secondo me devi essere veramente bravo per interpretare uno psicopatico del genere. P.s ma solo a me ricorda un po' Kevin Spacey? Ho fatto delle ricerche e ho visto che ha vinto due oscar in Bastardi Senza Gloria e Django battendo Leonardo Di Caprio e Brad Pitt. Beh che dire Christoph Waltz >>> Dicaprio a mani basse. Raga mi sa che mi son presa una cotta. ♥ Bene buon 31 dicembre e Buon Anno nuovo. ♥

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