UN LIBRO DELLA MIA INFANZIA: RE MIDA HA LE ORECCHIE D'ASINO, DI BIANCA PITZORNO.


Diciamo che nel giro di questo mese ho finito ben due libri veloci veloci, diciamo che non sto leggendo roba di chissà grande qualità ma sto più che altro leggendo letteratura molto leggera perché voglio riabituarmi a leggere un po' di più dato che era da un po' che avevo perso questa abitudine. Ebbene per la rubrica 'letteraria' oggi volevo proporre un libro che non ho letto di recente, ma l'ho scoperto attorno ai 10/11 anni e che ha cambiato la mia preadolescenza per sempre, libro che mi ha insegnato ad accettare i cambiamenti della pubertà e ad avere fiducia in me stessa, cosa che a quell'età è molto difficile che i ragazzini abbiano. Dunque l'argomento di oggi è il romanzo Re Mida ha le Orecchie d'Asino di Bianca Pitzorno, allora io avevo sentito parlare molto bene di questa autrice per ragazzi, di cui purtroppo ho letto solo questa sua opera, ma se le altre sue opere sono eccellenti ed originale come questa di cui sto per parlarvi allora merita tutta la fama positiva che ha. Io penso che è un libro che consiglierò ai miei figli, e secondo me tutti gli adolescenti dovrebbero leggere, anzi soprattutto le adolescenti se siete in quella fascia di età tra fine elementari - inizio scuole medie, io avevo 11 anni e la stessa età della nostra protagonista. Un romanzo che mi è rimasto così nel cuore, che quando ero ragazzina l'ho divorato forse 3 o 4 volte di fila (ah ecco perché sei così aperta di mente, perché facevi queste letture già da bambina.. ebbene sì)., dunque mi ci sono affezionata e mi è rimasto così nel cuore da ricordarmi ancora gli intrecci e i nomi strani dei personaggi anche a distanza di 10 anni. Dunque ovviamente non parla del mito delle orecchie d'asino, ma di una vacanza in un piccolo paese di Sardegna, che sarà una sorta di viaggio d'iniziazione per la piccola Lalage, dove scoprirà il mondo degli adolescenti e il mondo degli adulti fatti di numerosi segreti e bugie. Ovviamente il titolo fa riferimento al famoso mito e credo voglia alludere al mito del 'segreto' e della bugia dato che è il tema chiave di questo Romanzo, ricordo quando ero ragazzina di essere delusa che questo libro parlasse dell'estate di due ragazzine una di 13 l'altra di 11 e non di Re Mida, non ci capivo cosa ci azzeccasse questo titolo con la storia di un paesino siciliano nell'estate anni '50 poi crescendo mi son resa conto che questo titolo è un po' una metafora che riassume la trama e il messaggio che vuole dare il libro. Dunque ecco il mito di RE MIDA copia & incollato da wikipedia 

"Mida fu successivamente punito da Apollo, in quanto non lo aveva nominato vincitore in una gara musicale con Marsia (o Pan), con un paio di orecchie d'asino. Solo il barbiere del re era a conoscenza della cosa, ma il re gli intimò di non raccontare a nessuno la sua deformità, pena la morte. Costui tuttavia, non riuscendo a mantenere il segreto, andò a confessarlo in una buca presso uno stagno. Così, il servo fu convinto di essersi tolto il grave peso senza parlarne ad anima viva. Tempo dopo un flebile sussurro riempì la reggia e la città, e il segreto non fu più tale: da quella buca, per volontà di Apollo, erano nate delle canne che sussurravano scosse dal vento: Re Mida ha le orecchie d'asino! 

Diciamo che è un po' la metafora di questo libro in cui appunto i segreti e le bugie cambieranno per sempre la vita e la persona di Lalage, soprattutto il peso di alcuni 'segreti' da adulti che deve portare un adolescente. Che farà la nostra Lalage, andrà a confidarlo allo stagno come il povero servo del mito di Re Mida? Dunque di cosa parla in breve questa storia?Secondo la versione narrata da Publio Ovidio Nasone ne Le metamorfosi, un giorno Dioniso aveva perso di vista il suo vecchio maestro e patrigno, Sileno.

Il vecchio satiro si era attardato a bere vino e si era perso ubriaco nei boschi, finché non fu ritrovato da un paio di contadini frigi, che lo portarono dal loro re, Mida (secondo un'altra versione, Sileno andò a finire direttamente nel giardino di rose del re).

Mida riconobbe Sileno e lo trattò affabilmente, ospitandolo nella sua reggia per dieci giorni e notti, mentre il satiro intratteneva il re e i suoi amici con racconti e canzoni.

L'undicesimo giorno, Mida riportò Sileno in Lidia da Dioniso, il quale, felice di aver ritrovato il suo anziano tutore, offrì al re qualsiasi dono desiderasse. Mida, allora, gli chiese il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava (fra cui il fiume Pattolo, la cui reale ricchezza d'oro viene fatta risalire a tale leggenda).

Il re si accorse presto però che in tal modo non poteva neppure sfamarsi, in quanto tutti i cibi che toccava diventavano istantaneamente d'oro. Rendendosi conto che la sua cupidigia di denaro lo avrebbe portato alla morte, implorò Dioniso di togliergli tale potere. Il dio, impietosito dal pentimento del re, esaudì la richiesta."


La piccola Lalage ha 11 anni, è una ragazza molto semplice, insicura che vive in un piccolo paese in Sardegna sul mare. E' una ragazza molto semplice, forse un po' mascolina, tuttavia ha un suo idolo che cerca di imitare e di eguagliare in tutto: la fredda e glaciale cugina maggiore Tilda. Tilda è una ragazza sicura di sè, che a 13 anni già conosce il greco e legge mattoni difficilissimi per la sua età, è sveglia, bionda, bella.. è già esperta su primi amori e ragazzi, e soprattutto mal tollera Lalage che vede come una ragazza fragile e insicura. Tilda ha già avuto le prime esperienze a differenza di Lalage, una sorta di brutto anatroccolo. Lalage vede Tilda un vero e proprio modello, e più Tilda è scostante e fredda con lei, più la ragazzina bisognosa di attenzioni da lei, cercherà di fare di tutto per ottenere l'approvazione. E ovviamente Lalage è felicissima quando scoprirà che quell'estate Tilda passerà tutta l'estate con loro, sebbene Tilda non la degni di attenzione e la frequenti solo perché è costretta dato che è obbligata a passare l'estate lì. Ovviamente Tilda trascinerà la piccola Lalage in un mondo fatto di bugie, segreti, piccole disavventure e situazioni molto pericolose che rischieranno di mettere in pericolo sia Tilda che Lalage sia le persone che le circondano, ma che Lalage per non perdere la fiducia che si stava guadagnando pian piano in Tilda continua ad assecondare, ferendo anche le persone che gli stanno accanto come i suoi genitori e rischiando di perdere l'amicizia con la sua 'vera' migliore amica Irene. Lalage diciamo che crescerà e maturerà, grazie alla più matura e 'navigata' cugina Tilda, farà le prime piccole esperienze con ragazzi che mai si sarebbe sognata di fare, tutto per non sottrarsi a quell'approvazione che tanto bramava nella cugina, nel suo idolo indiscusso. Quell'estate esistono solo Tilda , Lalage e le loro bugie, i loro inganni che diranno ai genitori per fingere di vivere come adulte, bruciando in fretta delle tappe di semplici ragazzine. In questa estate Lalage imparerà a crescere, a vedere quali sono i problemi degli adolescenti e degli adulti, a non vedere più il mondo con gli occhi di una ragazzina ingenua, e finalmente a staccarsi da quell'aura irridescente di Tilda. Lalage finalmente scoprirà chi è , e qual'è la sua personaltà, lei non è l'imitazione di Tilda, non c'è sempre Tilda nella sua vita, lei è Lalage, solo è semplicemente Lalage. Come si incrinerà il rapporto tra le due cugine? Cosa farà cambiare così tanto idea a Lalage e vedere la cugina, la brillante e bellissima Tilda finalmente per quello che è? Riuscirà Lalage a ritrovare finalmente fiducia in sè stessa e smettere di dipendere/imitare la personalità più carismatica della cugina Tilda? Questo è un romanzo che consiglio a tutte le ragazzine di una certa età, soprattutto se siete persone fragili e insicure, che avete bisogno di rubare la personalità altrui se non siete soddisfatte della vostra, vi insegnerà che non si deve imitare gli altri, che se noi non abbiamo delle caratteristiche che gli altri possiedono e che non vorremmo non è sempre un male, non bisogna vivere imitando gli altri, ma bisogna scoprire le proprie carte vincenti e i propri punti di forza, saremo stupidi di quanto invece piaceremo alla gente non per essere 'copia'/zerbino dell'amica più carismatica, ma semplicemente noi stesse.

Diciamo che secondo me questo romanzo è un capolavoro, una pietra miliare della letteratura d'infanzia e mi chiedo come mai abbia avuto così poco successo e non lo conosca praticamente nessuno, eccetto io che per fortuna me lo son ritrovato in casa. E da bimba curiosa che leggeva qualsiasi cosa le passasse tra le mani mi ha coinvolto così tanto da arrivare a leggerlo anche 3 o 4 volte di fila. Diciamo che son sempre stata una ragazzetta sicura di me stessa, quindi non ho mai simpatizzato molto per il personaggio di Lalage che vedevo troppo passivo e succube dei capricci di Tilda, dunque credevo di rispecchiarmi in Tilda. Tuttavia crescendo mi son resa conto di avere anche io quelli aspetti d'insicurezza, ricerca di attenzioni tipici di Lalage che mascheravo con il mio odio/antipatia verso Lalage, e la mia ammirazione verso Tilda. Anche io ero caduta nella trappola di Lalage: disprezzavo Lalage e ammiravo/volevo essere Tilda, sicuri che invece non fossi una 'lalage' anche io. Ps questo nome così strano mi pare sia tratto da un dramma di polizano, dato che si dice che il nonno di lalage fosse fissato con l'opera. Comunque di questo romanzo amo soprattutto la crudezza e il realismo con cui affronta alcune scene e alcune tematiche, come il sesso, il tema del ciclo mestruale, l'amore, la rivalità tra ragazzine, tutto con una genuinuità e spontaneità che sono queste le cose che io vorrei leggessero le ragazzine di oggi. Io mi ritengo fortunata ad essere cresciuta con romanzi come Re mida ha le orecchie d'asino, che oltre ad una bella storia e personaggi interessanti, si occupa anche di 'educare' le giovani che leggeranno, educarle al senso di solidarietà, all'amicizia, al rispetto per il proprio corpo e soprattutto alla sicurezza in loro stesse. P.s quando ero bambina riuscivo a scovare libri molto più interessanti e coinvolgenti, rispetto ad oggi che invece trovo soltanto cagate che non riesco manco a finire per quanto sono brutte. Cosa è successo alla letteratura per adulti? Perché è così 'inferiore' a quella per ragazzi?


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