IL GRANDE GATSBY E' LA COSA MIGLIORE CHE MI SIA CAPITATA NEL 2O23

 

2013, film di Baz Luhrman e libro di Scott Fitzgerald 1925
"Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C’è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia… e una bella mattina… Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato"

Faccio sempre l'errore di guardare prima il film e poi leggere il libro, ma se non avessi fatto così non mi sarei mai appassionata a questa opera meravigliosa che è diventata una dei miei film/libri preferiti. Anche se non si direbbe io sono una persona romantica, mi piacciono gli amori struggenti e passionali, non le cagate adolescenziali, ma gli amori di altri tempi. Per questo probabilmente sono affascinata dalle epoche passate, penso avessero una concezione molto più nobile e sublime dell'amore. E ciò che mi ha affascinato tanto in questo film/libro perché ho adorato, in realtà sto adorando, perché il libro lo sto leggendo, quindi vi beccherete una recensione sia del film (quello del 2013 con Di Caprio) che in parte del libro che sto adorando. Il film diciamo che per me è spettacolare perché per una volta rispetta totalmente il libro e io mentre leggevo le pagine mi immaginavo il tutto con la voce di Daisy così poetica e soave... Ma di che parla il grande Gatsby? Iniziamo con il dire che questa opera è ispirata alla cena di Trimalchione del Petronio del Satyricon, opera che io adoro. Chi è Trimalchione? Se avete studiato il latino al liceo lo sapete sicuramente, comunque per chi non lo sapesse Trimalchione (o Trimalcione). Il Trimalchione è uno schiavo di Roma di origine asiatica che impara a soddisfare sessualmente la propria padrona. Una volta morta comincia a speculare ed arricchirsi. Sono famosi i banchetti e la famosa cena di Trimalchione dove durante i suoi banchetti racconta le sue storie, che ricordano un po' le grandi feste che da Gatsby. La storia ricorda l'ascesa di Gatsby e la morale del grande Gatsby, un'ascesa dal basso verso l'alto dove il denaro ha una funzione fondamentale: "ricchezza : garanzia di fortuna". Possiamo definire il grande Gatsby un Satyricon di Petronio ambientato nel proibizionismo fine anni 20, la parola d'ordine in questo film sembra essere: proibizionismo. Amo tutta l'atmosfera di festa e in perfetto fine anni '20 che sia il libro che il film riescono a dare, sembra proprio di essere immersi in quell'epoca e di vivere la depressione americana nonostante siamo ad esattamente 100 anni di distanza. L'anno in cui è ambientato questo film/libro non è casuale: è il 1929. Tutti gli appassionati di storia non potranno notare che è il '29 è il fantomatico anno in cui comincia la depressione americana in cui dal boom economico si passa alla grande crisi che preparerà alla futura seconda guerra mondiale. Siamo in un epoca di sbando, di feste e dove tutto ciò che è propibito è affascinante, di tradimenti, amori, vestiti scintillanti ma soprattutto denaro e  denaro sporco.

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