UN FILM MERAVIGLIOSO. IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE (1999). UN ORGOGLIO E PREGIUDIZIO MACABRO

 




Rieccomi a scrivere post... perdonatemi ma per motivi personali ero un po' sparita anche perché ho guardato davvero pochi film e serie tv .Oggi vedrete, o meglio, leggerete la recensione di un film che mi è piaciuto tanto con Kristen Dunst e che ho visto recentemente e vi spiegherò del perché mi ha ricordato tanto Orgoglio e Pregiudizio. Premetto con il dire che io credo che questo film secondo me non è per tutti, non perché io voglia credermela e fare quella che se ne intende, ma secondo me ha dei messaggi che non tutti forse colgono, io consiglio di vederlo più volte, perché potrebbe lasciarvi perplessi una prima visione. Io vabbè che sono una persona strana e particolare ovviamente non potevo non adorare un film così, dato che questo film e sia semplice nella sua linearità che complesso allo stesso tempo. (ecco già questa mia definizione penso vi faccia capire dove voglio andare a parare). Credo sia molto complesso e drammatico di ciò che potrebbe sembrare, e consiglio di vederlo più volte se ad una prima visione vi sembrerà di non averlo capito. 
 Da amante di Jane Austen e da amante del macabro posso definirlo un orgoglio e pregiudizio macabro. Io penso che Kristen Dunst abbia davvero talento nel scegliere le pellicole in cui recitare perché azzecca sempre film carini e originali e il personaggio di Lux, è credo il più interessante di tutta la vicenda. Da una persona totalmente anticlericale e antibigotta che spinge per l'emancipazione femminile non ho potuto non cogliere la critica velata alla società perbenista americana che il film vuole denunciare. Il messaggio che ci vuole dare questo film è semplice: fate vivere le ragazze, fatele esplorare la loro giovinezza e la loro sessualità se no finiranno... per essere delle vergini suicide. Diciamo che ciò che mi ha attratto di questo film è ovviamente il titolo da gruppo black metal da tagliarsi le vene oltre che la presenza di Kristen Dunst e Josh Hartnett un attore un po' troppo sottovalutato (io l'ho scoperto con Penny Dreadful) che non sapevo avesse iniziato a recitare così giovane e secondo me ci sta molto nella parte. Pensavo che avrei visto un horror splatter dato il titolo (non ho controllato di che genere fosse prima di spararmelo); dunque se cercate un horror alla non aprite quella porta vi dico già in anticipo che vedrete qualcosa di diverso, ma che secondo me vale molto la pena di vedere. Credo che sia più indirizzato ad un pubblico di ragazze, a me l'ambientazione ha ricordato molto quella austiana con le 5 sorelle tutte al femminile e dei genitori bigotti che ricordavano molto la famiglia Bennet di orgoglio e pregiudizio. Diciamo che questo film è in parte adolescenziale (anche se forse bisogna essere un po' grandicelli, minimo dai 16 in su per vederlo e capirlo) e profondamente drammatico. Sì finirete per empatizzare e dannarvi per tutto il film, nonostante già il titolo fa intuire come va a finire, insomma si tratta di vergini suicide, dunque si intuisce già che tutte e 5 faranno una fine tragica, ma speri per tutto il tempo che qualcosa cambi, e io che sono una ragazza mi sono molto rispecchiata nelle 5 ragazze e le pressioni che ci fanno i genitori per essere sempre perfette e accondiscenti quando tu invece a quell'età (in età adolescenziale, tutte le sorelle hanno tra i 13 e i 18 anni), vorresti solo esplorare te stessa e il tuo corpo. Ma ti fanno sentire sbagliata solo perché vuoi esplorare i tuoi impulsi e vivere la tua vita, non sei tu ad essere sbagliata, è la società puritana e bigotta. Mi ha stupito molto e ho trovato molto coraggiosa la scelta della tematica principale, è la prima volta che mi trovo a vedere un film e un film fatto bene che affronta in maniera diretta e molto schietta (senza romanticizzare) una tematica molto più frequente tra gli adolescenti di quando potrebbe sembrare: quella del suicidio. Una tematica a cui non mi sono mai sentita troppo 'legata' dato che per mia fortuna non mi sono mai trovata in situazioni così estreme e non ho mai conosciuto nessuno che arrivasse ad un tale gesto, ma sono riuscita a immedesimarmi ed empatizzare con loro. Finalmente un film adolescenziale, che tratta di problematiche adolescenziali e dei problemi tipici di noi ragazze in una maniera 'realistica' ed adulta, non le cagate che romanticizzano il suicidio come quella cazzata di 13 reasons why che io abolirei dalla faccia della terra. Se cercate un film serio che parla di suicidio e lo fa bene, guardatemi Il giardino delle vergini suicide, non Tredici. Mi piace come nonostante si percepisca l'aria di morte e di angoscia per tutto il film, il tema del suicidio viene sempre affrontato in maniera velata (a parte all'inizio con la tragedia della prima a suicidarsi Cecilia, non è spoiler tranquilli perché accade all'inizio e questa vicenda influenzerà tutto il resto del film). Mi piace come nonostante sia il suicidio la tematica su cui si voglia andare a parare non parla 'solo' di quello, ma hai modo di vedere un minimo di trama e conoscere i personaggi.
 TRAMA (in breve) con spoiler:

Bene di cosa parla il giardino delle vergini suicide che in inglese è intitolato banalmente con The Virgin Suicides? Se siete fan del cinema e dei grandi registi non posso omettere che questo film è alla regia di Sofia Coppola, figlia di un famoso regista di nome Francis Coppola, il regista del padrino e di un altro film che adoro ossia Dracula. Penso che Sofia abbia ereditato il talento dal padre (e probabilmente si sia fatta aiutare un pochino ehhehe), io ovviamente essendo una ragazza ovviamente penso che approfondirò questa regista dato che amo le tematiche tipicamente femminili, quindi credo che forse essendo una ragazza mi sono rispecchiata maggiormente con le protagoniste essendo un quintetto femminile (ovvio che non è detto che se siete ragazzi non potete immedersimarvi, anche perché c'è anche il gruppo dei ragazzi che cercherà di 'salvare' e far vivere un po' le ragazze, saranno proprio il gruppo dei compagni di scuola a portare un minimo di brio nelle brevi vite delle 5. Io sono fermamente convinta che la scrittrice del romanzo (sì perché questo film è tratto da un libro, dunque non è opera della Coppola che è solo la regista del film) si fosse sul serio ispirata ad Orgoglio e Pregiudizio, trasformando la famiglia Bennet nella famiglia Lisbon e ambientando le vicende negli anni '70 del 900. Inizio col dire che siamo in America e in una cittadina molto conservatrice, il signore e la signora Lisbon sono molto severi e 'bigotti' hanno un attaccamento quasi morboso e ossessivo verso le figlie, si percepisce l'insanità di questi genitori iperprotettivi per cui non ho provato antipatia, ma soltanto compassione. Si percepisce che questi genitori comunque vogliono bene alle proprie figlie e cercano di proteggerle, ma in un modo sbagliato, ossessivo e morboso, tenendole eccessivamente sotto controllo e privandole della loro libertà. Sono proibite feste, uscite con ragazzi, qualsiasi cosa più innocua come una canzone un po' più 'rock' del solito è proibita. Addirittura smetteranno di andare a scuola e inizieranno a studiare da casa perché nella scuola ci sono i ragazzi che (giustamente direi) le ragazze ammirano e per cui hanno una cotta. Anche avere una cotta e incontrarsi con un ragazzo anche per un semplice bacio è visto come qualcosa di assolutamente peccaminoso che viene punito severamente. A me ha ricordato la versione più macabra di Orgoglio e Pregiudizio il mio libro preferito, soprattutto perché come le sorelle Bennet le sorelle Lisbon sono 5 e hanno poca distanza di anni tra di loro, hanno rispettivamente, 13,14,15,16 e 17 anni. Hanno ognuna un anno di differenza tra loro, sono una famiglia prettamente femminile (eccetto il padre, che in realtà è quasi escluso dalla narrazione, perché come i classici padri stereotipati dei film si limita a lasciare l'educazione alla madre, molto severa e rigida ed essere il classico padre assente.) L'evento che fa scaturire tutto è il tentato suicidio di Cecilia la più piccola delle 5, quella di 13 anni, che io avrei preferito approfondissero di più. Nessuno apparentemente 'capisce' lo strano motivo per cui Cecilia abbia tentato il suicidio, apparentemente sono una famiglia per bene e benestante a cui non manca nulla, ma in fondo tutti sanno il motivo del gesto estremo di Cecilia. Cecilia non voleva 'suicidarsi', Cecilia voleva semplicemente fuggire ed essere libera da quell'ambiente oppressivo e bigotto. Così i genitori concedono, sotto consiglio dello psicologo di Cecilia, di far 'vivere ' un po' di più le loro figlie, ovviamente sempre secondo il loro concetto di 'libertà', sono sempre controllate, ma per lo meno possono interagire con i ragazzi, ovviamente invitandoli a delle feste di compleanno in casa e sempre in presenza dei genitori. Ha fatto molto riflettere la frase dello psicologo che io ho trovato molto significativa "Cecilia ha bisogno di interagire con i maschi della sua età". A molti magari potrebbe far ridere ma a me ha fatto riflettere; Cecilia ha 13 anni, si sta sviluppando, sta diventando una donna, è in piena fase di esplorazione della sua sessualità, ha sempre visto i genitori e le sorelle, un ambiente quasi esclusivamente femminile, e direi quasi 'morboso'. Le sorelle stanno quasi sempre in casa e sempre tra di loro, si muovono come blocco unico, non vanno mai in giro separate e si muovono sempre nello spazio interno della casa o della scuola, di cui poi saranno private perché a seguito di alcune vicende le sarà anche impedito di andare a scuola studiando da casa. Penso sia fondamentale a quell'età il confronto a quell'età con il sesso opposto per crescere, cosa che invece a Cecilia era stato negato e allora tenta il suicidio. Dunque i genitori fanno alle figlie 'piccole concessioni' ma sempre nei limiti, quelle feste a casa dove vengono invitati i ragazzi non sembrano soddisfare le ragazze che sono comunque sorvegliate in continuazione dai genitori. Le ragazze sono infelici e scontente e infatti Cecilia tenta di nuovo il suicidio e questa volta ci riesce. Le sorelle da 5 diventano 4. Dopo la morte di Cecilia (fatta passare come incidente), si crea un alone di mistero verso quella famiglia e soprattutto verso le 4 sorelle, nessuno riesce 'davvero' a parlare con loro e capire cosa provassero, di Cecilia non si parla più e si fa come se nulla fosse mai accaduto. Ma le ragazze inizieranno a volersi 'ribellare', in particolare Lux (Kristen Dunst) uno dei più personaggi interessanti e il migliore del film inizierà a provocare i genitori e fare sesso promiscuo con i ragazzi della scuola (brava Lux così si fa). Tutti i ragazzi sono affascinati da Lux, che a me a ricordato una versione più moderna e sessualizzata di Elizabeth Bennet, la protagonista di Orgoglio e Pregiudizio, in particolare un ragazzo Trip (Josh Hartnett) sarà ammaliato e affascinato da lei. Trip è il classico belloccio della scuola per cui tutte hanno una cotta, anche se sostanzialmente è un bravo ragazzo e meno spavaldo di quello che potrebbe sembrare, a me ha ricordato subito una versione adolescenziale del Signor Darcy. Tra Lux e Trip si viene a creare un rapporto ambiguo quasi di amore e odio (un po' come tra Darcy ed Elizabeth) dato che Lux inizialmente lo ignora, è l'unica ragazza sulla faccia della terra a snobbare Trip e a lui questa cosa non sta giù. Ho amato il loro rapporto come si sviluppa, per tutto il tempo non fai che empatizzare con il povero Trip sperando che quella stronza di Lux lo degni di uno sguardo. Ma facciamo un passo indietro, tornando al suicidio di Cecilia e ai ragazzi invitati alle 'feste' in casa, i ragazzi empatizzeranno con le ragazze rendendosi conto di come siano costrette a vivere, anzi a non-vivere e cercheranno di aiutarle ad avere un briciolo di liberà prima che (come ti aspetti stia per accadere) succeda qualcosa di brutto. Che magari un'altra di loro faccia la fine di Cecilia. I ragazzi trovano anche il diario di Cecilia e nel leggerlo si rendono conto che nonostante i loro sforzi di entrare in contatto e familiarizzare con le ragazze, trovano di fronte un muro, si rendono conto che quel mondo è soltanto loro e che nessuno può capire 'davvero' le sorelle Libson. Bene vi ho intrigato almeno un pochino? Penso sarete rimasti affascinati anche voi da queste 5 sorelle segnate da un tragico destino. Questo film a me è piaciuto tanto, l'ho trovato la versione moderna e drammatica di Orgoglio e Pregiudizio, con dei momenti tra Lux e Trip che a me hanno ricordato molto i momenti tra Darcy ed Elizabeth. Bene se non lo avete visto recuperatelo assolutamente. A me è piaciuto così tanto che gli do un 10 +, penso che negli anni 90 avessero davvero un altro livello di fare i film per adolescenti.

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