COM'E' VIVERE DA SOLI? LA MIA ESPERIENZA DA FUORISEDE

 


Bene, oggi non parliamo di film e serie tv ma di un argomento di cui era da un po' che volevo parlare: la mia esperienza da fuorisede. Oggi sdoganiamo i miti su cosa significhi 'davvero' vivere da soli e che non è sempre così idilliaco come si crede, anzi mi stanno piuttosto sulle palle quelli che quando dici che vivi sola son tutti "Ommiodio che figata!! Vivi da sola cioè coinquilini feste niente genitori" immaginando tu viva nel mondo dei balocchi pensando che vivere da soli non è sempre facile e non è sempre feste e festini con i coinquilini (che devi essere davvero fortunata a trovare quello giusto e nel mio caso non è stato così, ho trovato davvero le tipologie più impensabili nei miei brevi tre anni di convivenza). Quando vivi sola devi pensare alle spese, le bollette, la lavatrice, lavare i piatti, si nessuno si alzerà e li laverà per te  e cercare in tutto ciò di condividere con persone con cui per la maggior parte delle volte non hai nulla in comune (per lo meno io difficilmente mi son trovata con le mie coinquiline) e con cui a volte le uniche comunicazioni saranno le bollette e l'affitto da pagare. No quando andrete a vivere da soli non ci sarà il coinquilino super festaiolo con cui fareste sempre feste e festine, molto probabilmente (come nel mio caso) troverete un estraneo a cui non frega nulla di voi e viceversa, con cui non avrete nulla in comune se non condividere la stessa casa, e che probabilmente manco vi sopporta. Io ho un carattere che si adatta facilmente dunque stringo facilmente amicizia tranne con alcune tipologie di persona (quelle che poi ho beccato) ossia quelle che nonostante i tuoi sforzi di dialogare e fare amicizia, del tipo tu fai domande e loro ti rispondono a monosillabi, chiedi di fare la spesa assieme e ti rispondono che non è necessario, capisci che questa persona nonostante i tuoi sforzi non ha nessuna voglia di fare amicizia con te, ma è anche comprensibile, magari quella persona ha già la sua cerchia e di te non gliene frega nulla. Con i coinquilini non per forza si deve essere amiconi del cuore, ovviamente se si diventa amici tanto meglio, male amicizie si possono trovare anche fuori. Cioè io mi sono trovata bene con 'quasi' tutte le mie coinquiline eccetto vari casi patologici in cui la persona era veramente intollerabile che mi ha fatto odiare il tornare a casa, e restavo in biblioteca a studiare fino alla chiusura proprio per 'evitare' di tornare a casa se non per cena e vederle giusto quell'oretta in cui ero 'obbligata' ma se ci sapete fare non per forza con il vostro coinquilino sarete amici, ma se rispettate gli spazi e sarete gentili avrete un minimo di civile convivenza, che vi renderete conto essere importantissima. Sì all'inizio vi importerà fare amicizia, andare alle feste bla bla, poi smetterete di idealizzare il vivere da soli e vi importerà soltanto di una persona che riuscite a sopportare, con cui andate un minimo d'accordo e che sia rispettoso/a. Quindi sebbene sia e sia stata una delle esperienze più belle della mia vita, io direi di non idealizzare questa esperienza ed essere realisti, anche perché soprattutto i primi tempi sarà dura e sentirete molto la solitudine, nel trovarvi in una casa che non è la vostra, lontani con persone che conoscete a malapena, nel mio caso non conoscevo manco i miei compagni di università, non conoscevo davvero nessuno in uni, più in casa avevo gente nuova ma fortunatamente ero ad un ora dal mio paese dunque ogni fine settimana potevo tornarmene, poi avendo un carattere molto indipendente e 'solitario' non mi è pesato, anzi mi sono adattata in fretta e oggi rimpiango quel periodo di autonomia. Ma se siete persone che non sanno stare sole, che hanno per forza bisogno dell'amico, io vi direi di non idealizzare la gente che avete attorno, i coinquilini (come è successo a me) non per forza vorranno essere vostri amici e non subito parteciperete ai festini che sono soliti fare i fuorisede, ma non scoraggiatevi. Se non vi trovate bene con i coinquilini cercate le persone che fanno bene per voi al di fuori, in università in palestra ecc, ma il consiglio che vi do per affrontare la vita universitaria da soli è di non idealizzarla troppo. Non aspettatevi feste e festoni stile college americano, se siete più fortunati le feste ci saranno, ma più che il tempo passerà vi renderete conto vi interesserà molto più che la casa sia pulita, che i turni delle pulizie siano rispettati, di cosa vi mangerete domani e se avete fatto la spesa che delle feste. Bene come sono cambiata rispetto a quando vivevo con i miei? Io diciamo mi sono svezzata. Ho imparato a badare a me stessa. Avendo una madre casalinga che si occupava lei della casa perché diceva sempre "Il tuo compito è studiare non pulire casa" , adesso non avrete nessuno che vi pulirà casa ma dovete farlo voi e io ho scoperto.. la mia ossessione con le pulizie. Quando vi ritroverete in una casa vostra (per lo meno così è stato) sarete OSSESSIONATI dal fatto che sia pulita, io ho scoperto ADORARE fare le pulizie, pulire il bagno, la cucina... mettendo la musica, sì non credevo di doverlo dire un giorno MI RILASSA. Soprattutto quando ero sotto esami facevo un sacco di pulizie per evitare di studiare eheheheh. Quando non ci sarà vostra madre/donna delle pulizie a pulire casa sentirete la vostra 'casa' quasi come un figlio e vi darà fastidio quel coinquilino che non pulisce la caffettiera o addirittura un capello potrà darvi fastidio, perché vi sentirete 'quasi' responsabili e padroni della vostra casa e sarete ossessionati dal volerla a tutti i costi PULITI. Sì io sono stata la coinquilina rompic** fissata con il pulito, proprio perché passando dal vivere coi miei e vivere da soli, non c'era mia madre a pulire mi son resa conto di quanto sia importante voler vivere in uno spazio pulito e imparerete a prendere cura dei propri spazi. Poi se siete fortunati potrete trovare coinquiline/i con cui fare le pulizie insieme e sarà molto più divertente, io mettevo sempre I WANT TO BREAK FREE dei Queen. 

LA COSA PIU SCHIFOSA E' PULIRE IL BAGNO

Sul discorso pulizie vi renderete conto di quanto fa schifo pulire il bagno e soprattutto quanti PELI CAPELLI COSE fuoriescono dal nostro corpo, ma diventerete così ossessionati e maniacali da fare caso a qualsiasi peletto. E poi a qualsiasi fuorisede sarà capitato almeno una volta: SI OTTURI IL LAVANDINO. Quando cazzo fa schifo pulire il lavandino??? E' sempre pieno di capelli. SEMPRE. Ma poi quanto è bello vedere il bagno fresco e pulito? E lavarsi in una doccia pulita? Io ho scoperto di essere GERMOFOBICA. 

IL CIBO E LA SPESA

Se sulle pulizie sarete inflessibili, sul cibo un po' meno. Quando vivevate con i vostri eravate inflessibili, schifavate quasi le 'banalissime' cose che vi preparavano i vostri genitori, imparerete ad accontentarvi e ad apprezzare ciò che avete. E soprattutto a fare economia. Se inizialemente spenderete tutti i vostri soldi in cazzatine pensando che tanto bastano, vi renderete conto che quei soldi inizierete a metterli da parte per cose 'più importanti' dell'aperitivo con l'amica come molto più banalmente... il cibo. Farete scorta di scatolette di tonno sottomarca, e paste improponibili (ve la sognerete la divella) perché inizierete a voler risparmiare e comprare quanto più roba possibile con meno soldi, e vai con il cibo sottomarca. Questo ovviamente sarà solo l'inizio, dopo mesi di pasta al tonno e pesto, sarete stufi del soliti menu o di mangiare a mensa, e diverrete più 'creativi', sperimentando piatti nuovi che vanno al di la della semplice pasta al tonno e imparerete finalmente a cucinare con i giusti ingredienti. Per lo meno a me così è successo. Sono diventata un 'esperta' nel fare la spesa, ho imparato a 'selezionare' i prodotti, comprare cose si che costano poco ma non scadenti e cucinare cose in maniera più creativa iniziando a sperimentare. Ho inziato ad apprezzare la cucina ed il cucinare, sentendomi sempre più 'chef' quando preparavo qualche piatto nuovo.

LA SOLITUDINE

Quando si va a vivere soli oltre che a responsabilizzarvi, fare la spesa da sè, le pulizie, e in tutto gestire lo studio e i corsi da seguire più tentare di avere un minimo di vita sociale, soprattutto all'inizio sentirete molto la solitudine e .. vi ci abituerete. Imparerete ad essere autonomi, indipendenti e farvene una ragione se la vita sociale (per lo meno all'inizio) non è quella che sperate. Si vi sentirete molto soli e spaesati e rimpiangerete la vostra vecchia vita a casa con mamma e papà, qui siete completamente SOLI o a limite con degli estranei con cui andate a malapena d'accordo se siete stati sfortunati (come me ) dunque io nel mio caso ho sentito molto la solitudine, ma non ho mai deciso di troncare subito la mia esperienza, tornare a vivere dai miei genitori sarebbe stato fare un passo indietro ed io volevo crescere, diventare autonoma. Per mia fortuna ho un carattere abbastanza solitario e indipendente, sono una persona che si adatta facilmente, è raro che io non mi ambienti da qualche parte (per fortuna sono una persona flessibile) quindi per quanto posso aver sofferto la solitudine, non ne ho fatto un dramma anzi, quasi quasi mi piaceva dedicare dei momenti solo per me, e quando nessuno era disponibile per uscire facevo lunghe passeggiate da sola. Spoiler proprio durante le mie uscite in solitaria, quando meno mi aspettavo di incontrare nuove persone le ho incontrato e ho incontrato nuovi amici! Magari andando a stampare una fotocopia in copisteria, sui social, scendendo in biblioteca a studiare, in pullman.... Ho conosciuto persone nella maniera più improbabile e in modi che mai mi sarei immaginata. Dunque non demordete, nonostante la solitudine possa far male all'inizio soprattutto se siete in una nuova città e non conoscete nessuno, piano piano vi ambienterete e la vita sociale arriverà, arriverà anche il punto in cui sarete stufi per quante persone vi cerchino e chiedino di uscire, tanto da rimpiangere il periodo in cui non conoscevate nessuno. A me è capitato eheheh

LO STUDIO E I CORSI

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